L'attrazione di Seggiano, un bellissimo borgo alle pendici del Monte Amiata, è il suo olivo parlante, o meglio sospeso, un esemplare di olivastra seggianese, una pianta endemica, ossia selvatica, che nel 2014 è stata collocata in una antica cisterna con le radici in sospensione e alimentata mediante la dinamica aereoponica.
Un progetto scientifico sperimentale ideate dal botanico Stefano Mancuso che ha ideato una nuova branca delle scienze, derivata a partire dalla botanica, ovvero la neurobiologia vegetale che si occupa di intercettare gli apparati cognitivi delle piante e di trasferirli sotto forma di alfabeti vegetali.
Abbiamo incontrato Diego Ceccarini della Fondazione "Le Radici di Seggiano" che ci ha raccontato le particolarità non solo di questo esperimento ma anche dell'olivastra seggianese che produce un olio particolarmente leggero e digeribile dall'organismo umano.
Diego ci ha permesso di capire quali sono le tre fasce di vegetazione che circondano Seggiano, ovvero quella più bassa con la coltivazione intensiva di olivastre seggianesi, quella intermedia con i castagni e quella più alta con la faggeta.
Infine abbiamo approfittato della disponibilità di Diego per un giro per Seggiano, un borgo medioevale che custodisce diversi tesori essendo stato uno snodo viario sulla via francigena attraversato da traffici commerciali e pellegrinaggi del periodo.
Notevoli anche la Chiesa di San Bartolomeo Apostolo che custodisce diversi affreschi, l'Oratorio dedicato a San Rocco, una piccola edicoletta edificata sul finire del '400 come ringraziamento per la fine di una terribile pestilenza.
Oltre all'olivo nel cisternone, di cui abbiamo già pagato, vale una visita anche l'antico frantoio ipogeo Ceccherini, nella parte alta del paese, che già alla fine dell'800 sostituiva la forza animale del bue e dell'asino con una dinamo.
Per vivere questa esperienza: www.bookingamiata.com
AMIATA E' ...
Il video che abbiamo pensato per valorizzare il territorio dell'Amiata.
Per farlo ci hanno aiutato Enrico e Francesco dell'Hotel le Macinaie che da anni è la base strategica di Eats&Travels per questa splendida zona della Toscana.
AMIATA E' ... le emozioni del Monte Amiata Natura, storia, paesaggi, borghi antichi, tutto in una montagna. Amiata è una storia che viene da lontano, Amiata è piccoli borghi antichi, luoghi dove il tempo sembra essersi fermato.
Amiata è antichi sapori e piatti della tradizione, uno dei territori ancora genuini dove la lunga tradizione dei sapori in cucina resiste intatta nella memoria. Ma Amiata è anche la faggeta più grande d'Europa, in una natura immensa e ricca di itinerari indimenticabili. Amiata è anche calore, relax e accoglienza ... in ogni stagione grazie alle strutture di booking Amiata.
La struttura che vi vogliamo far conoscere si trova sul Monte Amiata, in località Prato delle Macinaie, non distante dalla vetta e a ridosso dell'Hotel Le Macinaie del quale condivide i serivizi.
Lo Chalet Vecchio Rifugio è una costruzione sotto tutela delle belle Arti di Siena. Si tratta di un rifugio costruito nel 1908 dallo stile inconfondibile. Una baita da vivere da soli o con gli amici, infatti lo chalet può essere affittato nel suo complesso da gruppi di persone che vogliono passare qualche giorno assieme condividendo il piacere di questa bellissima casa nel bosco.. In certi periodi si può anche prenotare singole camere mantenendo privacy ed intimità assoluta. Dispone di: • 6 camere • 4 bagni Primo Piano: •Camera Il Pozzo – 1 camera matrimoniale + letto aggiunto + bagno •Suite La Faggeta – 2 camere matrimoniali + 1 camera con due divani letto matrimoniali + 1 bagno Secondo piano: •Suite La Montagnola – 1 camera tripla + 1 camere matrimoniale + 1 camera quadrupla + 2 bagni Privacy totale, con tutti i servizi dell’albergo Le Macinaie disponibili. Soggiornando nello Chalet immerso nella natura del Monte Amiata, gli ospiti potranno approfittare di tutti i servizi dell’albergo Le Macinaie, dato che dista soltanto 200 mt. dal corpo principale dell’hotel. Manterranno però un’invidiabile privacy perché la struttura si trova in mezzo ad un magnifico bosco di faggi, uno dei più grandi d’Europa. I servizi principali sono: - living room - giochi per bambini - biliardo - ping pong - mezza pensione presso l’Hotel Macinaie (200 mt) - caminetto - wifi - parcheggio privato (in caso di neve potrebbe essere non disponibile) - TV grande schermo satellitare - Cucina con lavastoviglie e dotazione completa di stoviglie per 14 ospiti - Angolo giochi per bambini piccoli - Spazio esterno con altalena - Piazzale con tavolo (di fronte allo chalet) - Un bellissimo camino anni ’30 fa bellissima mostra di se all’ingresso.
Avete mai incrociato lo sguardo con un alpaca? Sembranio usciti da un film fantasy, gli manca solo la parola! Vi guardano, vi scrutano e ... vi giudicano! Gli Alpaca, dalle Ande al Monte Amiata. In questo video offerto dall'Hotel le Macinaie conosceremo questi simpatici animali dall'aspetto nobile e fiero.
Gli Alpaca sono animali estremamente curiosi e inevitabilmente ci si sente da loro osservati e perfino giudicati tanta è la loro attenzione nei nostri confronti. Gli Alpaca sono arrivati alle pendici del Monte Amiata per merito di un ingegnere, Riccardo Romanelli, che all'inizio degli anni duemila ha deciso con la moglie Rossella di cambiare vita trasferendosi da Firenze nel Chianti per avviare un allevamento di questi bellissimi animali che da quattro iniziali sono ben presto cresciuti in numero fino a richiedere uno spazio maggiore che è stato trovato a Santa Fiora, alle pendici del Monte Amiata.
Santa Fiora, alle pendici del Monte Amiata, è una località suggestiva della Toscana, in provincia di Grosseto. Il paese è arroccato su una rupe che domina la sorgente della Fiora, l'abitato di Santa Fiora ha una storia diversa da quella degli altri borghi amiatini in quanto non fu soggetta all'Abbazia di San Salvatore, ma fu il più importante possedimento degli Aldobrandeschi sull'Amiata.
Nella piazza principale si trova il massiccio Palazzo del Conte, già degli Sforza e oggi sede del Comune.
Monte Amiata e la sua natura incontaminata con la più grande faggeta d'Europa. Abbiamo incontrato Ugo Mammolotti, memoria storica del Monte Amiata che ci ha raccontato la sua montagna. Partenza dal Prato delle Macinaie, dove si trova la nostra base strategica.
Ugo ha studiato per noi un percorso per farci conoscere le bellezze della montagna ma anche conoscerne la storia: abbiamo visto una delle fonti, poi le Conserve, dove un secolo fa si mantenevano e conservavano nella neve medicinali e prodotti alimentari, il trampolino, dove negli anni trenta gli sciatori spiccavano il volo, le tracce lasciate da un cinghiale nella notte, una ferita di un faggio che si sta rimarginando nel corso degli anni e, per finire, una roccia dall'inconfondibile profilo di Dante Alighieri.
Abbadia di San Salvatore, il centro storico del borgo antico e l'abbazia. L'itinerario di oggi nella Toscana da scoprire è sul Monte Amiata, ad Abbadia San Salvatore un piccolo borgo che custodisce una stupenda abbazia risalente al 1035, anno in cui la chiesa fu consacrata. La struttura è rimasta invariata così come la cripta che secondo la tradizione è quella originaria fondata dai longobardi.
Nella chiesa due cappelle furono affrescate dal fratelli Nasini, una delle cappelle è dedicata alla Madonna mentre l'altra rappresenta l'apparizione su un albero che indusse il sovrano longobardo a fondare la chiesa stessa.
Adrenalina su due ruote sul Monte Amiata per gli appassionati di downhill
Adrenalina su due ruote nel downhill ma anche passeggiate in mountain bike con pedalata assistita, sul Monte Amiata è possibile scegliere al Bike Resort del Prato delle Macinaie dove sono stati allestiti diversi percorsi per tutti i gusti e dove è possibile noleggiare bici, bici con pedalata assistita per passeggiate neol bosco, attrezzatura, caschi e protezioni.
Merigar significa letteralmente "residenza della montagna di fuoco", simbolicamente "dimora dell'energia"; è un luogo immerso nella natura, circondato da boschi di faggi e castagni. Situato nel comune di Arcidosso in provincia di Grosseto, sorge dove le pendici del monte Amiata incontrano quelle del monte Labbro e la sua riserva naturale.
Qui dal 1981 intorno al Maestro tibetano Chögyal Namkhai Norbu si riuniscono le persone interessate allo studio e alla pratica dello Dzogchen, uno degli insegnamenti più antichi della tradizione spirituale tibetana.
Su questa montagna non mancano le materie prime per realizzare piatti davvero fantastici. I funghi, le castagne, la carne e gli immancabili pici all'agliata.
Una delle basi strategiche della troupe è l'Albergo Ristorante 'Le Macinaie' sul Monte Amiata.